Il granchio blu, noto anche come Callinectes sapidus, è una specie invasiva che può causare danni significativi agli ecosistemi marini e alle attività umane. Originario dell’Atlantico occidentale, questo granchio è stato introdotto accidentalmente in varie parti del mondo tramite il traffico marittimo, dove ha rapidamente colonizzato nuove aree, mettendo a rischio la biodiversità locale e l’economia delle comunità costiere. Vediamo quali sono i provvedimenti che sono stati messi in atto dal governo per cercare di contrastare questa invasione.
I danneggiamenti causati dal granchio blu
A partire dall’estate 2023, l’Italia ha iniziato a combattere contro l’invasione del granchio blu. Pare che questa specie sia giunta in Italia tramite delle navi cargo provenienti dall’America. I danneggiamenti causati dal granchio blu possono avere un impatto devastante sulle comunità costiere, minacciando la sopravvivenza di pescatori, agricoltori e altri operatori commerciali che dipendono dalle risorse marine. La sua capacità di scavare tane profonde può danneggiare habitat sensibili come mangrovie e praterie di alghe, compromettendo la stabilità degli ecosistemi costieri e minacciando specie marine protette. Inoltre, il granchio blu è noto per predare e competere con altre specie native, alterando gli equilibri ecologici e riducendo la disponibilità di risorse per le comunità umane. Si è reso necessario, soprattutto negli ultimi tempi, prendere dei seri provvedimenti circa i danni causati da questa specie invasiva. In risposta a questa minaccia crescente, diverse istituzioni e organizzazioni offrono finanziamenti per aiutare a mitigare i danni causati dal granchio blu. Tuttavia, accedere a tali finanziamenti richiede il soddisfacimento di determinati requisiti e la comprensione degli importi disponibili. Mentre negli Stati Uniti viene trattata come una specie protetta, in Italia è considerata una specie infestante soprattutto perché ghiotta di cozze, vongole e branzini, minacciando quindi i numerosi allevamenti presenti al largo delle nostre coste.
I finanziamenti per danni da granchio blu e i requisiti per accedervi
Grazie alla circolare firmata e approvata dal ministero dell’Agricoltura, a partire dal 16 febbraio e fino al 22 marzo 2024, sarà possibile fare richiesta per accedere ai 10 milioni di euro stanziati dal governo per dare la possibilità ai Consorzi di fronteggiare l’invasione contro il granchio blu che, come accennato in precedenza, ha causato e sta tutt’ora causando non pochi danni. Grazie a questo stanziamento, infatti, sarà possibile per i Consorzi avviare la semina, il ripopolamento e la protezione degli impianti.
I destinatari di questo provvedimenti economico sono i consorzi, le imprese di pesca e dell’acquacoltura che abbiano subito danni verificabili dalla prolificazione del callinectes sapidus e del portunus segnis (il granchio blu).
Per presentare le domande, è stata messa a disposizione dei cittadini un’apposita sezione online dalla direzione della pesca marittima e dell’acquacoltura proprio sul loro sito web.
Una volta verificate tutti i criteri di assegnazione e accettata la richiesta, i contributi verranno corrisposti per le spese sostenute dai lavoratori a partire dal 1 gennaio fino al 31 dicembre 2023. La percentuale della quale verranno corrisposti è del 100% per ciò che riguarda le spese per la protezione degli allevamenti e invece dell’80% per ciò che riguarda le spese di ripopolamento e semina.
Granchio blu: da minaccia e possibilità
E’ opinione comune che l’invasione del granchio blu possa trasformarsi in un’opportunità. Ultimamente, infatti, è possibile trovare il crostaceo nei menù di molti ristoranti. Sono molte le ricette che gli chef di tutto il mondo stanno mettendo a punto, molte realizzate proprio grazie agli spunti presi dagli Stati Uniti in cui il granchio blu viene servito da molti anni. Inoltre, non è difficile da cucinare ed è ricco di proprietà: è ricco di vitamina B12, che aiuta il corretto funzionamento del metabolismo e stimola la funzione del sistema immunitario. Sarebbe questo proprio da definirsi uno dei casi in cui se non è possibile eliminare il nemico, sarebbe meglio riuscire a trasformarlo in un’opportunità.
In conclusione, quindi, i finanziamenti per danneggiamenti da granchio blu possono fornire un importante sostegno alle comunità costiere colpite da questa specie invasiva. Tuttavia, accedere a tali finanziamenti richiede un’attenta valutazione dei requisiti e una pianificazione accurata per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficace per ripristinare la sostenibilità delle attività commerciali e la salute degli ecosistemi marini. Non ci resta quindi che attendere che i provvedimenti attuati portino a delle risoluzioni efficaci e nel frattempo gustare tutti i piatti che gli chef ci propongono a base di granchio blu.