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Finanziamenti per impianto fotovoltaico 2024: fondi europei, bonus e agevolazioni

L’Europa si è posta come apri fila nel processo di riduzione degli sprechi e contestualmente volto ad adottare energie sempre più pulite e rinnovabili. Tra le fonti di energia alternativa troviamo l’energia solare. A tal proposito vediamo quali sono gli incentivi europei e i bonus del 2024 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Fondi europei 2024 per realizzare impianto fotovoltaico

Puntare sulle energie rinnovabili, come abbiamo accennato, è il primo, concreto passo per abbattere il caro bolletta. L’esigenza di ridurre i costi e i consumi energetici è oramai diventata la priorità, soprattutto a seguito dell’annosa guerra russo-ucraina che ha coinvolto tutta l’Europa che dipende sul fronte dell’energia dai gasdotti russi.

La questione ambientale, poi, non è da meno, e oramai è diventato sempre più impellente il bisogno di servirsi di altre fonti di energia. Il fotovoltaico è sicuramente una delle risposte più efficaci di questo momento poiché consente di sfruttare l’energia solare trattenuta da appositi moduli fotovoltaici, energia che a sua volta viene trasformata in energia elettrica.

I finanziamenti possono essere richiesti, a seconda del caso specifico sia per la realizzazione di un impianto fotovoltaico domestico sia per la realizzazione di un impianto fotovoltaico aziendale.

L’Europa, come abbiamo già accennato poco sopra, ha accolto la necessità, sempre più impellente, di virare verso una produzione di energia più in linea con il rispetto dell’ambiente. Secondo l’ultimo rapporto condotto da Solar Power Europe l’Europa ha aumentato del 50% l’installazione del fotovoltaico.

L’indagine si riferisce al biennio 2021/2022 (per avere quella attuale si dovrà attendere la fine del 2024), ma è sicuramente significativa dell’andamento attuale. Secondo i dati emersi dall’indagine si Solar Power Europe, pare infatti che nel 2021 siano stati realizzati pannelli fotovoltaici per un totale di circa 28,1 gigawatt, mentre nel 2022 i gigawatt sono stati 41,4. Si stima che una potenza di watt simile potrebbe alimentare fino a 12 milioni circa di abitazioni. Un dato sicuramente incoraggiante che, tuttavia, non è ancora sufficiente per affrancarsi del tutto dall’energia comprata dalla Russia. Se la strada è ancora lunga, tuttavia, la tendenza è più che positiva e, se venisse rispettata, nel 2024 si dovrebbe giungere a 53,6 gigawatt di potenza installata grazie al fotovoltaico. Proprio per realizzare tale obiettivo, l’Europa ha fatto una previsione per il periodo 2022/2026, al termine del quale l’energia prodotta dovrebbe essere di circa 484 megawatt complessivi, andando ad alimentare un numero di abitazioni ben superiore, pari a 120/130 milioni. Lo strumento che l’Europa ha utilizzato per il raggiungimento di questo importante obiettivo è il PNRR, il piano di rilancio economico adottato dall’Europa e approvato dai governi interni dei paesi europei.

Proprio con il PNRR sono in arrivo fino alla fine del 2024 i fondi europei per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Le risorse stanziate dall’Europa ammontano a 1.500 milioni di euro, con i quali sarà possibile realizzare, per chi ne farà richiesta, un impianto fotovoltaico per la propria azienda. I finanziamenti europei, infatti, sono un’opportunità davvero straordinaria, soprattutto per quelle imprese che hanno in ponte di rilanciare la propria azienda e di aderire alle politiche europee di azzeramento dell’impatto ambientale. I finanziamenti stanziati dall’Europa sono a fondo perduto, il che significa che non sussiste l’obbligo per il contraente di dover rimborsare il capitale prestato.

I beneficiari dei fondi europei per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono:

  • Imprenditori e imprese agricole, sia in forma individuale che in forma societaria;
  • Imprenditori e imprese del settore agroindustriale;
  • Cooperative, consorzi e associazioni agricole.

Il 40% di queste risorse, come stabilito nel piano europeo italiano, dovrà essere destinato alle imprese agricole e agroindustriali del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Questa decisione è stata presa nel quadro più ampio di rilanciare le industrie del meridione, maggiormente colpite dalla crisi economico finanziaria scaturita a seguito della pandemia e storicamente più arretrate da un contesto dove i fondi e i finanziamenti faticano ad arrivare.

Le imprese che beneficeranno dei finanziamenti europei potranno condurre i seguenti lavori:

  • Acquisto e posizionamento dei moduli fotovoltaici;
  • Software e posizionamento di ulteriori componenti;
  • Fornitura e pagamento delle operazioni di montaggio.

Unitamente alle attività necessarie per il montaggio dei pannelli possono essere incluse nel finanziamento anche le attività connesse a:

  • Smaltimento amianto presente nel tetto;
  • Isolamento termico delle superfici;
  • Costruzione di una intercapedine d’aria.

Il contributo verrà erogato mediante bonifico bancario, in un’unica soluzione una volta che i lavori di realizzazione dell’impianto saranno terminati. In alcuni casi, salvo presentazione di una forma di garanzia fideiussoria, sarà possibile ottenere un anticipo del 30% del finanziamento richiesto.

Tutti i soggetti beneficiari aventi titolo dovranno impegnarsi a realizzare l’impianto fotovoltaico entro i 18 mesi successivi al conseguimento del finanziamento e comunque non oltre il 30 giugno 2026.

Impianto fotovoltaico: tutti i bonus e le agevolazioni del 2024

Sul fronte dei bonus e delle agevolazioni erogate in Italia, le notizie sono altrettanto incoraggianti.

Sul fronte delle energie rinnovabili e, in particolar modo, per quanto riguarda i bonus relativi al fotovoltaico, l’attuale Legge di Bilancio ha infatti confermato il Bonus Fotovoltaico 2024.

A differenza del finanziamento europeo, che consiste in una somma di prestito a fondo perduto, in questo caso il bonus consente ai cittadini che ne fanno debita richiesta e che possiedono i requisiti richiesti, di rientrare delle spese sostenute per la realizzazione di lavori sostenuti per l’efficientamento energetico della propria abitazione o azienda.

Per completezza dobbiamo chiarire che il Bonus Fotovoltaico 2024 è un’espressione più generica che racchiude una serie di interventi più specifici quali:

  • Superbonus 90% e 110%;
  • IVA agevolata;
  • Bonus ristrutturazione;
  • Bonus accumulo fotovoltaico.

Come si può osservare, il bonus fotovoltaico include una serie di interventi tra i quali, a dirla tutta, non è compresa la sola applicazione dei pannelli. Tuttavia, per i cittadini italiani è possibile rientrare delle spese sostenute per l’applicazione dei pannelli in differenti modalità. Naturalmente il bonus che più si avvicina è quello dell’accumulo fotovoltaico.

Se per il Meridione le misure previste sono quelle relative ai finanziamenti europei, il Bonus Fotovoltaico, invece è destinato esclusivamente alle seguenti regioni:

  • Lazio;
  • Lombardia;
  • Piemonte;
  • Puglia (destinataria anche dei fondi previsti dal PNRR);
  • Toscana.

Il bonus fotovoltaico consiste in un credito d’imposta per i versamenti eseguiti durante il periodo di riferimento che va dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Il massimale è fissato a 3 milioni di euro.

Oltre ai bandi regionali e alle misure previste da ogni singola regione, esistono, oltre ai bonus, altre forme di agevolazione fiscale che consentono ai cittadini di rientrare delle spese sostenute per l’impianto del fotovoltaico.

Una delle agevolazioni fiscali più antiche è il Bonus Casa 50%. Si tratta della più antica agevolazione destinata specificatamente all’impianto di un sistema fotovoltaico per la produzione di energia domestica. Rispetto alle altre agevolazioni che abbiamo visto, il Bonus Casa 50% rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2024, salvo ulteriori proroghe ancora non annunciate. Fino ad allora, dunque, sarà possibile rientrare delle spese sostenute (sempre tracciabili attraverso bonifici bancari) per l’ammodernamento del proprio immobile. Tra i lavori rimborsabili figurano anche quelli necessari per l’impianto di pannelli solari. Possono essere ricomprese nel bonus anche i lavori di ampliamento di un impianto già esistente, per un massimo di 20 kW di potenza. Il massimale di rimborso è previsto fino a un massimo di 96.000 euro per immobile.

In fatto di agevolazioni fiscali relative agli impianti fotovoltaici, ancora una volta è da considerare il Super Bonus. Nel caso in cui i proprietari degli immobili interessati ne facciano richiesta, il bonus prevede un rimborso delle spese per il fotovoltaico pari al 90%. Questa volta, per ottenere il bonus, occorre che il reddito annuo non superi i 15.000 euro. Il calcolo deve tenere conto di tutti i redditi presenti nel nucleo familiare che andranno sommati e poi divisi per ogni componente. Il bonus non tiene conto delle seconde case.

Ancora meglio di tutte le agevolazioni e i bonus visti fino ad ora è il Reddito energetico. Si tratta di una misura fiscale promossa da alcune regioni e che nella sostanza funziona come già abbiamo avuto modo di vedere altre volte: le fasce economiche più basse della popolazione non spendono nulla, in quanto la costruzione di impianti fotovoltaici è in capo all’amministrazione regionale. In tal modo si garantisce il diritto all’autoconsumo familiare dell’energia elettrica.

Per quanto riguarda l’energia solare non consumata l’amministrazione conserva i crediti maturati per quella quota di elettricità che viene rimessa in rete e che dovrebbe servire da “magazzino” da utilizzare nel corso degli anni.

Oggi, l’iniziativa è presente solamente in tre regioni: Puglia (la prima regione ad adottare questo sistema), Sardegna e Lazio. Altre regioni hanno presentato una bozza di progetto simile per il Reddito Energetico, ma sono ancora al vaglio dell’amministrazione statale, se dovesse passare si tratterebbe di un passo importante verso l’acquisizione della consapevolezza dell’importanza del fotovoltaico e dell’energia solare come fonte alternativa di energia pulita.

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