La casa viene da molti considerata come la cosa più preziosa che si possiede: nel corso del tempo però può essere necessario effettuare alcuni interventi per consentire all’abitazione di mantenere la stessa efficienza o addirittura per migliorarla. Questi lavori possono portare a delle spese importanti: per questo motivo nella maggior parte dei casi ci si rivolge a banche e finanziarie per ottenere un finanziamento per la ristrutturazione della prima casa. Per fortuna in questo 2024 è possibile contare su una serie di agevolazioni edilizie valide sia per i privati che per i condomini: scopriamo quali sono e chi vi può accedere.
Come scegliere il finanziamento per la ristrutturazione della prima casa nel 2024
Le opzioni a disposizione di chi è alla ricerca per un finanziamento per la ristrutturazione della prima casa sono diverse: facciamo giusto qualche esempio per dare un’idea delle caratteristiche di questi prestiti e delle condizioni applicate. Crédit Agrcole ha lanciato il suo Prestito Personale Flessibile Ristrutturazione Casa, che permette di ottenere importi tra i 10.000 ed i 75.000 euro da restituire con piani di rimborso fino a 120 mesi; la flessibilità consiste nella possibilità di cambiare l’importo della rata o posticiparne il pagamento (opzioni esercitabili fino ad un massimo di tre volte). La ristrutturazione della casa è tra i progetti che possono essere finanziati con i prestiti Agos, che permettono di ottenere somme fino a 30.000 euro da restituire in massimo 120 mesi; un esempio: un prestito da 20.000 euro può essere restituito in 60 mesi con rate da 412,37 euro (TAN 6,65% e TAEG 7,21%) o in 84 mesi con rate da 322,56 euro (TAN 7,25% e TAEG 7,82%).
Per i lavori di ristrutturazione Findomestic eroga prestiti fino a 60.000 euro; con il simulatore online è possibile calcolare un preventivo: facendo di nuovo riferimento ad un importo di 20.000 euro, la restituzione può avvenire in 60 mesi con rate da 396,70 euro (TAN 7,07% e TAEG 7,30%) o in 84 mesi con rate da 307,30 euro (TAN 7,55% e TAEG 7,82%). Tra le opzioni disponibili vanno menzionati anche i mutui per la ristrutturazione. Tra questi è possibile menzionare il Mutuo Domus per ristrutturare casa di Intesa Sanpaolo, con cui si possono ottenere somme fino a 100.000 euro (con copertura massima dell’80% dei lavori di ristrutturazione per i quali è necessaria la concessione edilizia) con piani di rimborso che possono durare fino a 30 anni; è possibile scegliere tra le formule a tasso fisso (Piano Base, Multiopzione, Bilanciato) e quelle a tasso variabile (Piano Base, Multiopzione, Bilanciato, CAP di tasso). Sul sito della banca è riportato un esempio che fa riferimento ad un mutuo da 100.000 euro garantito da ipoteca sull’immobile con la durata di 20 anni: il rimborso avviene in 240 mesi con rate da 464,37 euro (TAN 1,10% e TAEG 1,397%).
Il Fondo di Garanzia per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa
Per accedere ad un finanziamento per la ristrutturazione della casa è necessario possedere dei requisiti. Giustamente, banche e finanziarie vogliono tutelarsi dal rischio di insolvenza, ma in questo modo molte persone non riescono ad ottenere il prestito. Per questo motivo lo Stato ha istituito il Fondo di garanzia per i mutui per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa. L’accesso al fondo è consentito alle giovani coppie (almeno uno dei due deve avere meno di 35 anni), ai genitori soli con figli, ai giovani che hanno un contratto di lavoro atipico. Per accedere alla garanzia (che può raggiungere fino al 50% della quota capitale in essere sui finanziamenti) il richiedente non deve avere altri immobili ad uso abitativo (ad eccezione di quelli successione). La garanzia può essere richiesta per immobili ad uso abitativo che siano situati in Italia e non appartengano alle categorie catastali di lusso (A, A8 e A9). Inoltre, il mutuo non deve superare i 250.000 euro.
Bonus ristrutturazioni per privati e condomini 2024
Chi si mette alla ricerca di un finanziamento per la ristrutturazione della prima casa dovrebbe cercare di tenersi aggiornato anche sulle agevolazioni ed i bonus disponibili in questo 2024. Iniziamo parlando del Bonus Ristrutturazioni: si tratta di una detrazione fiscale pari al 50% a cui hanno diritto i contribuenti che eseguono lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria ed è valida sia per gli edifici singoli che per i condomini. Tra i lavori di manutenzione ordinaria ammessi è possibile menzionare l’installazione degli ascensori, il miglioramento dei servizi igienici, la costruzione di scale interne e la sostituzione degli infissi esterni con cambio del materiale o della tipologia di infisso. Il bonus, come detto, si concretizza con una detrazione fiscale del 50% delle spese ammesse sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro (l’anno prossimo l’agevolazione tornerà al 36%). Nel 2024 c’è la possibilità di monetizzare subito l’agevolazione richiedendo lo sconto in fattura all’impresa che esegue i lavori.
Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus e Bonus Mobili: le altre agevolazioni edilizie disponibili nel 2024
Per il 2024 è stato confermato anche l’ormai famoso Superbonus 110% di cui possono beneficiare le persone che effettuano lavori specifici per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, la coibentazione del tetto, interventi antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica dei mezzi elettrici e l’eliminazione di barriere architettoniche. La detrazione viene divisa in cinque quote annuali, ma si può richiedere anche lo sconto in fattura o cedere il credito di imposta. Chi esegue lavori per recuperare o restaurare la facciata esterna degli edifici che si trovano in determinate zone del Paese (a prescindere dalla categoria catastale di appartenenza) può beneficiare del Bonus Facciate, che è stato prorogato fino al termine del 2024. Si tratta di una detrazione IRPEF o IRES del 90%.
Parliamo ora dell’Ecobonus, una detrazione IRPEF o IRES di varia entità a seconda dei lavori effettuati. Ad esempio, chi esegue lavori per la riqualificazione globale dell’edificio o sostituisce il suo impianto di climatizzazione invernale con delle pope di calore ad alta efficienza ha diritto ad un bonus del 65%; chi invece acquista e posa in opera finestre (comprensive di infissi) o schermature solari ha diritto ad una detrazione del 50%. Per quanto riguarda i condomini, lo sconto è pari al 70% della spesa se i lavori riguardano l’involucro dell’edificio ed hanno un’incidenza pari almeno al 25% della superficie disperdente lorda e al 75% della spesa se gli interventi migliorano la prestazione energetica invernale ed estiva.
Nel 2024 sono disponibili inoltre:
- il Sismabonus, per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3; si tratta di una detrazione IRPEF o IRES pari al 50%, al 70% o all’80% a seconda del miglioramento sismico apportato; lo sconto si applica su una spesa massima di 96.000 euro e viene recuperato in cinque quote annuali;
- il Bonus Mobili, che permette di detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe almeno A+; lo sconto si applica su spese massime di 16.000 euro e viene recuperato in dieci anni.