Il diritto di recesso è un diritto sancito dalla nostra normativa di riferimento ed è il diritto di ripensamento del consumatore che, in virtù di questo diritto concesso dalla legge, può sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto di un bene o di un servizio. In questo articolo vedremo come funziona il diritto di recesso dal finanziamento auto, cosa dice la legge, come effettuarlo e gli eventuali documenti da presentare.
Diritto di recesso dal finanziamento auto: cosa dice la legge?
Come abbiamo anticipato, il diritto di recesso implica un ripensamento rispetto all’acquisto oppure alla sottoscrizione di un contratto di finanziamento. Si tratta di un diritto spettante a ogni consumatore e sancito dalla legge. Naturalmente a seconda dell’ambito di applicazione il diritto di recesso si declina con peculiarità differenti. In questo caso infatti, parleremo del recesso dal finanziamento per l’acquisto dell’auto, una fattispecie piuttosto comune e che implica la comunicazione non soltanto con la concessionaria ma anche con l’ente finanziatore.
Ad ogni modo, a prescindere dalla tipologia di applicazione del diritto, i testi normativi di riferimento che regolano l’esercizio di tale diritto sono il Codice del Consumo (art. 52 e segg.) e il Codice Civile (art. 1373), stando a quanto dicono le due normative, la parte a cui è concesso recedere dal contratto può esercitare tale diritto fino a quando il contratto non abbia avuto principio d’esecuzione. In realtà il diritto di recesso può essere esercitato anche durante l’esecuzione del contratto, a seconda delle fattispecie previste dalla normativa; colui che esercita il recesso, laddove stipulato, è tenuto al versamento di una corresponsione in denaro per le sole prestazioni già eseguite.
Naturalmente, la legge prevede anche che le parti possano sottrarsi alla disciplina generale, in quanto le stesse potranno inserire nel contratto clausole ed elementi necessari alla garanzia di esercizio del recesso.
Il diritto di recesso, inoltre è anche un utile strumento per contestare la validità dei contratti viziati oppure in caso di gravi inadempienze commesse da una delle due parti. Tuttavia, tra il recesso previsto dal Codice Civile e quello previsto dal Codice del Consumo esistono delle differenze e quella più sostanziale è che il diritto di recesso, nel Codice del Consumo, può essere esercitato solamente nell’ambito di una compravendita tra produttore e consumatore finale, pertanto non può essere esercitato da chi acquista mediante partita IVA. Questa è la principale clausola prevista dalla legge, pertanto attenzione: nel caso aveste effettuato l’acquisto della vostra auto mediante partita IVA non sarà possibile esercitare alcun tipo di recesso, salvo specifiche clausole che andranno concordate appositamente.
Secondo la normativa di legge, poi, il diritto di recesso, non è mai vincolato alla giusta causa, pertanto non è necessario retrocedere da un contratto adducendo motivazioni specifiche; in altre parole, il consumatore può esercitare ripensamento senza alcuna motivazione aggiunta. Esiste tuttavia una clausola che, contrariamente, il consumatore è tenuto a osservare e si tratta dell’obbligatorietà di comunicazione ufficiale. Perché il recesso sia correttamente esercitato occorre dare comunicazione al venditore, entro i termini sanciti per legge. Vediamo adesso, come retrocedere dal contratto per finanziamento auto e quali operazioni occorre seguire.
Come recedere dal finanziamento auto: tutte le operazioni da eseguire
Non di rado, quando si deve procedere con l’acquisto di un’automobile è necessario ricorrere alla richiesta di un finanziamento. Tuttavia è pur vero, specialmente quando il finanziamento prevede un piano di ammortamento decisamente oneroso, che non sempre si riesce a sostenere il peso di un finanziamento. In casi del genere è possibile avvalersi del diritto di recesso. Tuttavia, se la legge consente al consumatore di ripensare i termini del contratto, è pur vero che tale diritto debba essere esercitato secondo limiti temporali ben precisi e cioè entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento con la società finanziaria. Di solito infatti, il finanziamento inizia quasi sempre dopo circa 30 gg dalla sottoscrizione del contratto, proprio per consentire a chi lo desiderasse di avere il tempo necessario per esercitare il diritto di recesso.
Per comunicare la propria intenzione di disdetta basta effettuare una comunicazione formale scritta e presentare la comunicazione alla società creditizia a mezzo fax o per email, oppure online, nel caso in cui la finanziaria operi solamente in questa modalità. Inoltre, è comunque necessario far seguire la comunicazione scritta da una raccomandata con ricevuta di ritorno che deve essere inoltrata entro le 48 ore successive alla presentazione della comunicazione scritta.
Questa fattispecie deve manifestarsi nei casi in cui il finanziamento non abbia ancora avuto una piena esecuzione. Come però abbiamo visto sopra, è possibile esercitare il proprio diritto di recesso anche nei casi in cui il finanziamento auto sia già partito, in questo caso però, come vedremo, vi sono delle differenze: se il finanziamento auto è già partito, per retrocedere dal contratto di finanziamento, occorrerà comunque presentare richiesta scritta e la raccomandata e, entro 30 gg dall’invio della raccomandata, provvedere alla restituzione della somma anticipata, comprensiva degli interessi maturati, delle tasse, delle eventuali spese (come ad esempio il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale) e dell’imposta di bollo.
In questo secondo caso, dunque, sarà importante la tipologia di finanziamento sottoscritta e, soprattutto, sarà importante il valore effettivo dell’importo mensile da corrispondere, perché è proprio su quel valore che verrà calcolato l’importo che dovrà essere restituito. Va da sé, dunque, che, in caso di finanziamento vantaggioso, l’importo da corrispondere sarà minore rispetto a un finanziamento più oneroso.
Insomma, è chiaro che retrocedere da un contratto di finanziamento auto non sia esattamente uno scherzo, anzi, si tratta comunque di un’operazione dispendiosa e che deve essere eseguita anche in tempi ben precisi affinché vada a buon fine. Pertanto occorre ponderare la scelta molto bene, soprattutto nel caso in cui il finanziamento sia già iniziato.
Lettera di recesso dal finanziamento auto: cosa scrivere, come compilarla e modalità di invio
Il punto di partenza per esercitare correttamente il diritto di recesso, come abbiamo visto, è rappresentato dalla comunicazione ufficiale che deve essere sempre presentata in forma scritta e inoltrata all’ente finanziatore. La comunicazione scritta deve contenere tutte le informazioni utili a comunicare l’intenzione di disdire il contratto di finanziamento e per tale motivo è necessario che venga redatta secondo uno schema preciso.
In linea generale, possiamo affermare che non esiste una regola univoca per scrivere una buona lettera di recesso, tuttavia la sola regola da rispettare è quella della chiarezza: la lettera, infatti, deve esplicitare l’intenzione di retrocedere dal contratto di finanziamento. Su internet, facendo un breve giro sui siti appositi che forniscono modulistica per ogni evenienza, si trovano i fac simili e i modelli di lettera di recesso a cui ispirarsi. I modelli possono essere facilmente scaricati e modificati a seconda del caso specifico; in verità ogni tipologia di lettera di recesso prevede il suo rispettivo modello, tuttavia è anche possibile adattare una lettera di comunicazione diversa al proprio caso, proprio perché non esiste una regola uniforme cui attenersi.
In altri casi, invece, può accadere – soprattutto quando l’intermediario finanziario di fiducia opera solamente online – che la lettera di disdetta debba essere compilata direttamente online o, in alternativa, seguendo il fac simile scaricabile dall’apposita sezione online. Si tratta di una condizione piuttosto frequente e, in quel caso, occorre semplicemente attenersi al modello e inoltrare la comunicazione compilata in tutte le sue parti.
Se invece volete affidarvi a un form trovato in rete o, ancora meglio, desiderate comporre da soli la vostra lettera di disdetta, allora sappiate che deve essere così composta:
- Intestazione: trattandosi di una lettera formale, non può mai mancare l’intestazione che può essere esplicitata inserendo il nome dell’azienda oppure dell’ufficio che si occupa di gestire le pratiche di recesso o, in alternativa, del responsabile del suddetto ufficio;
- Oggetto: Si tratta del punto più importante dell’intera lettera non solo perché preannuncia quello che verrà scritto nel corpo del testo, ma anche perché aiuterà l’Ufficio a suddividere la corrispondenza in arrivo in base all’argomento; inoltre, l’oggetto sintetizza con una breve formula le intenzioni del documento. L’oggetto dovrà essere così composto: “Recesso dal contratto di finanziamento…”, corredando l’affermazione con il numero del contratto e la data di stipula;
- Dati anagrafici del consumatore: i dati andranno scritti seguendo la consueta formula “Io sottoscritto/a…”;
- Comunica: l’espressione ribadisce la volontà di retrocedere dal contratto già espressa nell’oggetto. Non serve molto da aggiungere, può essere sufficiente inserire la parola, magari al centro del rigo e farla seguire con l’espressione indicativa di ripensamento;
- data e firma autografe.
Può essere opportuno, poi corredare il testo con le leggi di riferimento, citando i rispettivi articoli di interesse per il caso), e con eventuali clausole aggiuntive.
Inoltre, sarà opportuno allegare alla comunicazione anche la copia di un documento in corso di validità ed eventualmente anche del codice fiscale.
Come abbiamo già anticipato, la comunicazione andrà inoltrata – oltre che tramite email o fax – anche a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o, in alternativa, tramite PEC, laddove posseduta.
L’invio della comunicazione di recesso dal contratto di finanziamento è totalmente gratuito e non occorre quindi sostenere alcun tipo di spesa, a parte quello della raccomandata.